mercoledì 12 dicembre 2012

I vermi se ne vanno e ritornano le amebe

Sole.

Aspettando un nuovo corpo, le cellule vecchie vanno a sostituire le cellule attempate. Il vetusto che arretra le membra fa di noi muffa. I vermi se ne vanno disgustati e ritornano le amebe.
Non sto delirando, sto parlando di quello che sta succedendo al nostro paese immobile.
La gelata di questa mattina immortala pietosamente l'immobilità che non ti fa camminare, che ti fa cadere al minimo accenno di velocità. 
Un messaggio appare su nel cielo azzurro: andare cauti per non muoversi affatto, affidare ad altri la propria vita... quelli che si muovono in mondi paralleli ai nostri e ci tengono al guinzaglio. 

Ora dovrei concludere con un segnale di "speranza ecumenica", ma non mi va. Aspetterò il disgelo naturale o dovrò usare il lanciafiamme per anticipare la primavera?
Tutto dovrà partire da noi stessi, dovremo provare le fiamme sui nostri corpi e  bruciare per primi, cosi da poter scongelare questo paesaggio surreale.
La soluzione non nasce facendo un partito, creando un movimento, seguendo la luce di altri, ma facendoci strada da soli, sentendo il calore al nostro interno usando le nostre torce.
L'unione fa la forza? 
Non basta essere in tanti, ma vedere chi sono i "tanti", vedere se dentro hanno una torcia che illumina la loro strada oppure sarà uno stare insieme fine a se stesso.
Quante volte ci è capitato di assistere a certe riunioni... essere tanti in una stanza, e quando ci chiedono di fare domande facciamo scena muta, ci vergogniamo di fare brutte figure o  non siamo all'altezza di fare un discorso filato per paura di venir derisi dalla folla, sempre pronta a crocifiggere i deboli e mai i forti? Abbiamo tante domande da fare, ma ci manca la forza. Lasciamo la nostra parola in balia degli altri, parliamo tra amici ma stiamo zitti tra gli sconosciuti 
Tra quella folla si finisce inconsapevolmente, e può succedere a tutti. E' una costante della nostra natura e cambiare non è semplice, anzi!  è maledettamente difficile.

Questo post non ha una conclusione, e questo, perché il discorso è ancora molto, molto aperto.

Al prossimo post.

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